Test di accettazione moduli fotovoltaici: perché il mobileLAB tutela l’investimento

Il momento in cui i moduli arrivano in cantiere è critico: anche se il produttore dichiara conformità agli standard, la realtà della fornitura può nascondere rischi che diventano costosi nel tempo. Per questo motivo i test di accettazione moduli fotovoltaici eseguiti con un laboratorio mobile (IV + EL) sono diventati uno strumento imprescindibile per EPC, investitori e property owner che vogliono avere certezze prima della posa. Con il mobileLAB, l’unico in Italia, MRP porta in cantiere un simulatore solare calibrato e certificato TUV Rheinland, di classe A+A+A+ a LED, e forniamo dati tracciabili, ripetibili e utilizzabili per eventuali contestazioni contrattuali.

Cosa sono i test di accettazione moduli fotovoltaici

Quando parliamo di test di accettazione non ci riferiamo solo a una verifica superficiale: intendiamo curve IV complete (Pmp, Isc, Voc, FF) eseguite con riferibilità metrologica e analisi elettroluminescenza (EL) acquisite secondo parametri dichiarati. Queste prove permettono di confrontare il materiale ricevuto con le specifiche contrattuali e di mettere in evidenza difetti che potrebbero non emergere fino a mesi o anni dopo l’installazione.

Curve IV: proteggere il rendimento atteso

Le curve IV forniscono la fotografia elettrica reale del modulo. Spesso troviamo forniture in cui le potenze misurate sono costantemente al margine inferiore della tolleranza o, in casi peggiori, sotto la tolleranza negativa indicata dal produttore. Disporre di misure IV indipendenti e di una dichiarazione di incertezza permette di stabilire se un lotto è accettabile o se richiede contestazione: senza questi dati è molto difficile ottenere sostituzioni o rimborsi, con un impatto diretto sul rendimento dell’impianto e sui calcoli di bancabilità.

È importante sottolineare che la producibilità di un impianto fotovoltaico lungo tutta la sua vita utile si basa in gran parte sulla potenza reale iniziale dei moduli installati. Gli strumenti di simulazione, come PVSyst, stimano la produzione sulla base dei PAN file, spesso forniti dai produttori stessi, che assumono come riferimento la potenza nominale di targa. Ma se in realtà i moduli partono già da un -3% rispetto al valore dichiarato, quel gap si traduce in una perdita di produzione che si trascina per tutta la vita dell’impianto. A questo si aggiunge il rischio che il degrado annuo reale sia peggiore di quello dichiarato – come abbiamo riscontrato in diversi casi su moduli installati di recente – amplificando ulteriormente il danno economico complessivo.

Un esempio dal campo: moduli sottoperformanti

Non di rado ci stiamo imbattendo in forniture di moduli con potenze reali inferiori al dato nominale. In questo esempio di moduli ad alta efficienza di gande formato, con potenza da 715 Wp, la totalità delle nostre misure eseguite sui moduli prelevati direttamente dai pallet in cantiere, è risultata inferiore alla potenza nominale. di questi, 1 modulo su 5 forniva una Pmax inferiore al nominale di oltre il 3%, nonostante la “tolleranza positiva” di -0/+5 Wp indicata nel datasheet del produttore. Ben 5 moduli su 95 hanno dato potenza inferiore a 691 Wp, quindi c.ca 25 W sotto il minimo atteso da datasheet. 

Grafico performance moduli mobileLAB simulatore solare MRP
Grafico performance moduli mobileLAB simulatore solare MRP

Elettroluminescenza: non tutte le immagini sono uguali​

L’EL è uno strumento potentissimo per individuare ad esempio microcrack, difetti di contatto e problemi di interconnessione; tuttavia, la qualità dell’acquisizione è cruciale. Ci siamo imbattuti in casi in cui il produttore ha fornito immagini “abbellite” tramite post-processing automatico che attenua i difetti, oppure immagini scattate con correnti di prova troppo basse e con contrasto volutamente ridotto: condizioni che rendono invisibili i problemi reali.

Le immagini EL sono come un’impronta digitale: un’ispezione EL di fine linea deve fornire la stessa fotografia che si osserva in campo e questa diventa una garanzia per una corretta analisi da parte del produttore.

In questo primo esempio abbiamo ricevuto dal produttore un database di immagini EL che erano state acquisite a correnti talmente basse che non facevano emergere i difetti di contatto nelle celle: il modulo aveva superato il controllo di fine linea, nonostante secondo i criteri di accettazione lo si sarebbe dovuto classificare diversamente.

Confronto elettroluminescenza EL MRP e produttore Test di accettazione moduli fotovoltaici Acceptance testing of photovoltaic modules

Test di accettazione moduli fotovoltaici: come si manifestano le manipolazioni EL e perché sono pericolose

In un altro caso recente, ancor più grave, abbiamo ricevuto immagini EL che apparentemente mostravano moduli perfettamente integri; confrontando quelle immagini con acquisizioni fatte con il nostro mobileLAB abbiamo scoperto che il produttore aveva applicato su tutte le immagini filtri che cancellavano all’origine evidenze di microcrack e altre difettosità. Queste pratiche non sono solo scorrette verso il cliente: compromettono il rendimento previsto e aumentano il rischio di contenziosi.

L’esempio mostra proprio uno di questi moduli dove è evidente che il produttore ha applicato una “maschera” automaticamente a tutte le immagini EL del suo sistema di ispezione a fine linea. Così facendo ha nascosto i reali problemi dei moduli (in questo caso di contatto) anche al proprio sistema di valutazione automatica delle EL finali.

Confronto elettroluminescenza EL MRP e produttore Test di accettazione moduli fotovoltaici

Come impostiamo i test di accettazione moduli fotovoltaici con mobileLAB

Per essere efficaci, i test devono seguire una procedura chiara e concordata in capitolato. MRP adotta un approccio in quattro passi:

  1. definizione del piano di campionamento e dei criteri AQL per lotto;
  2. misura IV con apparecchiature tracciate e incertezza dichiarata, confrontata con il datasheet e, se presente, con golden sample;
  3. acquisizione EL secondo parametri documentati (corrente di iniezione, esposizione, SNR[1] ), senza uso di post-processing che modifichi i contenuti;
  4. report completo e archivio dei dati (curve IV, immagini raw EL, tracciabilità dei numeri di serie), pronto per essere usato in eventuali contestazioni o richieste di garanzia.

Questo approccio produce un referto difendibile, che riduce ambiguità nelle negoziazioni con il fornitore e supporta la mitigazione del rischio tecnico ed economico.

Il rapporto segnale/rumore (SNR) è un indice che misura la qualità dell’immagine in elettroluminescenza (EL). Un SNR alto significa che il segnale utile (la luce emessa dal modulo) è molto più forte rispetto al rumore elettronico e di fondo, rendendo ben visibili eventuali difetti (cracking, PID, celle inattive, ecc.). Se invece il SNR è basso (ad esempio perché il modulo è stato polarizzato con corrente troppo bassa), l’immagine risulta più “sporca” o scura, e difetti anche gravi possono rimanere nascosti.

Vantaggi diretti per EPC, investitori e lender

Eseguire i test in accettazione significa ridurre in modo concreto l’esposizione al rischio: permette di scartare pallet non conformi, ottenere sostituzioni prima della posa e diminuire la probabilità di perdite di produzione che impattino sul cash-flow del progetto. Inoltre, report standardizzati e immagini EL aumentano la forza probatoria in caso di dispute contrattuali, migliorando la bancabilità dell’operazione agli occhi di assicuratori e lender.

Cosa includere nel capitolato per essere tutelati

Per evitare ambiguità consigliamo di inserire clausole contrattuali chiare: la parola chiave da usare è “test di accettazione moduli fotovoltaici con mobileLAB (IV + EL)”. Alcune voci chiave da prevedere sono ad esempio i parametri minimi di EL, dichiarazioni di incertezza per le misure IV, il piano di campionamento per lotto e report tracciabili.

Vuoi un capitolato tipo già pronto da inserire nelle tue offerte o nel contratto d’acquisto? MRP è il vostro partner per tutelare il vostro investimento sia in fase di contratto che di test di accettazione moduli fotovoltaici grazie a criteri IV/EL, piano di campionamento e un modello di report difendibile per assicuratori e lender.

 

Articolo a cura di Giovanni Guiotto e Mark Rossetto – MRP Srl

 

Settembre 2025